Immersa tra colline e campi coltivati, la Riserva Naturale LIPU del Lago di Santa Luce si estende per 525 ettari che comprendono l’intera superficie del lago, il perimetro con una lussureggiante vegetazione acquatica e i campi coltivati circostanti. Il lago si trova proprio lungo la rotta migratoria, ed è stato testimone di una rapida colonizzazione spontanea di vegetazione palustre e di numerose specie di fauna acquatica.

I sentieri lungo le rive del lago sono arricchiti da una fitta vegetazione, siepi di rovo, prugnolo, sanguinella, biancospino e rosa canina che in primavera diventano, insieme a ginestre, gladioli e orchidee selvatiche, gli artefici di uno spettacolo di colori e riflessi.

Attività
Le attività che possono essere svolte in questa oasi naturale sono tante, dai corsi di educazione ambientale per giovani e adulti, ai percorsi olistici tra natura e spiritualità alle escursioni e passeggiate nei sentieri della Riserva..

Un po’ di storia
Il Lago di Santa Luce è un habitat di grande interesse naturalistico proprio per via della presenza di numerose specie di uccelli acquatici. Nasce nel 1992, come Oasi LIPU di Santa Luce, da un accordo tra la società Solvay e la LIPU (Lega Italiana per la protezione degli Uccelli). Dal 1997 è stata istituita l’Area Naturale Protetta di Interesse locale (ANPIL) diventata poi Riserva Naturale Provinciale.

Nel 2009 la Regione Toscana ha attribuito al Lago il riconoscimento di Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Nel 2016, con la legge Del Rio sul riordino delle competenze provinciali, diventa Riserva regionale e viene designata a Zona Speciale di Conservazione.